Guida pratica alle tasse Airbnb

guida tasse Airbnb

 

Chi decide di affittare un appartamento per brevi periodi presto o tardi si ritroverà a porsi il quesito su come pagare le tasse per il reddito generato.

 

È obbligatorio dichiarare i redditi degli affitti anche se sono molto piccoli? La risposta è sì: lo stato impone l'obbligo di dichiarare qualsiasi reddito in entrata, per applicarci sopra le tasse. Può essere scoraggiante, ma garantisce di operare serenamente nel rispetto delle leggi, con la possibilità di usufruire di diversi sgravi fiscali e bonus messi a disposizione.

 

Quando per affittare una casa si utilizza, come spesso accade, un portale telematico, per quanto riguarda affittare con Airbnb, la confusione può essere tanta e non è facile reperire sul web informazioni corrette e sicure. In questo articolo faremo chiarezza su come funziona il portale, come pagare le Tasse Airbnb, quali si devono pagare e i servizi che possono ricorrere in nostro aiuto.

 

Affittare con Airbnb: quali tasse pagare?

Molti potrebbero pensare che le piattaforme di affitto online facciano da sostituto di imposta, ovvero paghino le tasse al posto dei locatari, ma questo purtroppo non accade: bisognerà dichiarare autonomamente in seguito.

 

Le Tasse Airbnb che riguardano gli affitti brevi consistono nel dichiarare all'agenzia delle entrate tutti i saldi in entrata ricevuti da questa attività. Innanzitutto chiariamo che non è obbligatorio possedere una partita IVA per la Tassazione Airbnb: la fiscalità agevolata che permette lo Stato è dedicata proprio ad aiutare i privati che non hanno attività d'impresa o in generale non lavorano, a dichiarare facilmente questi ricavi: generalmente il proprietario di casa che vuole pagare le tasse Airbnb, non possiede partita IVA e affitta in modo saltuario: non dovrà occuparsi di gestire l'IVA, stando ben attento ad astenersi dal fornire colazioni o servizi accessori, come la vendita di mappe o trasporti.

 

Adesso che abbiamo capito come funzionano le tasse Airbnb, vediamo di capire precisamente quanto si pagherà al fisco una volta dichiarate le entrate degli affitti.

 

Cedolare secca e regime IRPEF

Per sapere come si calcolano di preciso le imposte per le tasse Airbnb, dobbiamo affidarci ai regimi fiscali. Chi solitamente non ha bisogno di dichiarare le tasse, chi non lavora ed è un locatario privato, quindi senza partita IVA, ha a disposizione due strade:

 

  • la cedolare secca è un tipo di fiscalità agevolata prevista anche per i contratti di locazione brevi, di massimo trenta giorni. Questo regime è ottimo per le tasse Airbnb perché prevede una tassazione del 21%, rispetto al 26% dei classici scaglioni IRPEF. Per richiedere la cedolare secca bisognerà rispettare determinati requisiti che possono essere consultati sul sito dell'Agenzia delle entrate.

 

  • il regime IRPEF è il tradizionale sistema di pagamento delle tasse in base agli scaglioni fiscali. Con i recenti aggiornamenti, chi dichiara le Tasse Airbnb con questo sistema vedrà una detrazione sui guadagni, a seconda del proprio reddito, variabile dal 23% al 48%.
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Affittare con Airbnb: come fare ricevute e contratti?

In molti si chiederanno se quando si affitta un locale è necessario emettere una ricevuta o far firmare un contratto al cliente. Quando si affitta tramite una piattaforma online e in generale per affitti brevi, non è necessario far firmare un contratto all'affittuario, tanto meno una ricevuta, in quanto usare Airbnb sancisce già di per se una prova di affitto: questo permette di velocizzare la procedura e di gestirla anche a distanza, in caso non si abbia la possibilità di incontrare direttamente chi pernotta nel nostro appartamento.

 

Se il cliente richiede una ricevuta, quando non si opera in modo imprenditoriale, sarà possibile stilare una ricevuta fiscale, acquistabile anche in negozi per ufficio o cartolerie. Se la somma dell'affitto è superiore a 77,47 euro, bisognerà applicare anche una marca da bollo dal valore di 2 euro.

 

Tutto il sistema di pagamenti può risultare difficile e può farci scoraggiare: fortunatamente esistono molti servizi a cui possiamo ricorrere per farci aiutare a pagare correttamente le tasse Airbnb senza problemi.

 

Il miglior metodo per dichiarare le tasse di Airbnb

Se non hai molto tempo oppure preferisci farti aiutare da un esperto per partire velocemente e con il piede giusto, allora Estay fa al caso tuo. L'azienda leader nel settore affitti in Sardegna per locazioni brevi e turistiche o per nomadi digitali, aiuta i proprietari a districarsi tra le normative di tassazione Airbnb, con qualche suggerimento per ottimizzare la fiscalità e scegliere il regime di tassazione più adatto.

 

Iscriversi alla piattaforma è veloce, facile ed economico: Estay si occuperà di tutta la procedura di pagamento tasse Airbnb, come del versamento della cedolare secca. A differenza delle principali piattaforme online, in quanto sostituti di imposta, potranno curare il versamento della cedolare secca e la comunicazione delle locazioni al Comune, potranno svolgere tutte le pratiche burocratiche avanzate e inviare le schede di notifica alla Questura e infine riscuoteranno e verseranno l’imposta di soggiorno (dove presente). Potranno quindi occuparsi di tutti i difficili aspetti burocratici legati agli affitti, facendo il lavoro al posto tuo, in maniera professionale, trasparente e affidabile.

 

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